45 anni fa nascevano le comunità terapeutiche di don Benzi

Tra i primi volontari anche la beata Sandra Sabattini. Un "book" racconta le storie e i risultati ottenuti

Scritto da Sara Tonini

aggiornato il 16/10/2025

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Nel 1980, quando l’eroina dilagava in Italia, alcuni giovani, insieme a don Oreste Benzi diedero vita vita a un percorso basato sulla condivisione e l’impegno diretto, che ha rigenerato migliaia di vite. Il 23 ottobre si apre a Rimini una due giorni dedicata a riflessioni, formazione e confronto sulle tematiche legate alle dipendenze, un’occasione unica per operatori del settore, educatori e tutti gli interessati a fare la differenza
L’inizio delle comunità terapeutiche della Papa Giovanni XXIII non fu frutto di un piano strategico, né di una visione teorica. Fu una pronta risposta a una chiamata che veniva dalla realtà.

Nel 1980, in Italia, la piaga della tossicodipendenza stava dilagando. Le strade e le piazze delle città erano popolate da giovani smarriti consumati dall’eroina, famiglie lacerate, un senso di impotenza diffuso. In quel contesto di allarme sociale, l’allora vescovo di Rimini, monsignor Giovanni Locatelli, lanciò una provocazione all’interno della sua lettera quaresimale: la diocesi doveva impegnarsi concretamente per affrontare l’emergenza droga.
Don Oreste Benzi, sacerdote appassionato delle periferie umane, colse quella richiesta come una vera e propria chiamata all’azione: non si poteva restare indifferenti. . (continua)

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