“Viaggio tra sostanze, dipendenze e storie di recupero”. Il libro, con storie di vita dalle nostre comunità terapeutiche, verrà presentato in anteprima al Convegno Nazionale del 23 e 24 ottobre.
Scritto da Sara Tonini
Aggiornato il 17/10/2025

Non è sempre facile comprendere cosa succede nella testa di una persona dipendente. Quali meccanismi chimici e psicologici si attivano, quali segnali manda il corpo, come uscirne, come conoscere e distinguere le varie sostanze e forme di dipendenza.
“Legami. Viaggio tra sostanze, dipendenze e storie di recupero”, libro in uscita per Sempre Editore, si pone proprio questo obiettivo: trattare le dipendenze da un punto di vista medico e psicologico, grazie alle analisi dei due co-autori, lo psicologo e psicoterapeuta Ugo Ceron e Ivana Conterno, Medico del SerD, cogliendo al tempo stesso il lato umano di queste esperienze, grazie ai racconti di vite segnate dalla dipendenza a cura di Giulio Zambon, giovane poeta e scrittore.
All’interno del libro, si trovano spiegazioni scientifiche e suggerimenti concreti, ma anche la voce delle persone accolte nelle nostre comunità terapeutiche – troppo spesso rimasta inascoltata. Racconti che mostrano da vicino il percorso di chi sceglie di ricominciare, anche grazie al supporto e ai percorsi messi in campo dalla nostra Cooperativa.
Il libro verrà presentato in anteprima al Convegno Nazionale del 23 e 24 Ottobre a Rimini, dove si affronteranno i temi dell’uso di sostanze e dei comportamenti di dipendenza.


«Possiamo parlare di dipendenza quando ci sono persone che incontrano sostanze o comportamenti che diventano ricorsivi – spiega Ceron in un’intervista – sono forme per cercare gratificazione o sollievo a sofferenze e dolori. Da lì, come scriviamo ampiamente nel libro, si instaurano meccanismi neurobiochimici per ripetere esperienze gratificanti che rilasciano dopamina».
Ma non basta la frequenza: «la dipendenza diventa patologia quando un comportamento si irrigidisce, chiede di essere alimentato e restringe il campo delle esperienze possibili».
Nel libro si racconta anche l’evoluzione delle comunità terapeutiche, nate negli anni ’80 come risposta a un vuoto istituzionale e oggi accreditate, integrate nei servizi sanitari e capaci di accogliere persone con fragilità sempre più complesse. «La comunità – ricorda Ceron – sta in piedi grazie all’autoaiuto reciproco degli utenti, accompagnati dagli operatori». Il percorso di uscita, più che un trattamento, è un lavoro di consapevolezza e responsabilità: «si è fuori dalla dipendenza quando si riesce a rileggere la propria storia e a fronteggiare i richiami con le strategie apprese in comunità terapeutica».
Questo volume, che intreccia riflessione e testimonianze, è parte di un cammino collettivo di cura e rinascita. Un cammino che sarà al centro del convegno di Rimini del 23-24 ottobre, due giornate di confronto tra esperti, operatori e comunità su tutto ciò che c’è da sapere – e da capire – sul mondo delle dipendenze.